BIO Reggiano - Un Anno di Distretto Biologico nel cuore dell’Emilia
- Laudato Si' Novellara
- 15 set 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Tutelare l’ecosistema naturale reggiano, rimettere al centro il valore dell’agricoltura biologica, rigenerativa e biodinamica, rafforzare la rete dei tanti piccoli agricoltori locali e difendere la salute dei suoi cittadini: con questi obiettivi e ambizioni è nato, un anno fa, il BIO Reggiano - Distretto Biologico.
Si è trattato di un movimento partito dal basso e mosso dall’esigenza di rigenerare un’area dall’immenso potenziale ma gravemente deteriorata come la Pianura Padana, che ha recentemente visto, tra i suoi successi, il riconoscimento formale come Distretto Biologico da parte della Regione dell’Emilia Romagna proprio a maggio di quest’anno.
Questo riconoscimento cristallizza l’impegno di quei tanti cittadini, ristoratori, ricercatori, insegnanti, consiglieri e agricoltori biologici, biodinamici, o in conversione, che si stanno impegnando affinchè il BIO Reggiano rappresenti un baluardo per la difesa della biodiversità, la promozione della cultura del biologico, il sostegno alle filiere locali biologiche e agro-ecologiche e l’estensione di una rete di attori consapevoli nel territorio.
La composizione attuale del BIO Reggiano accoglie infatti al suo interno tanta della ricchezza e diversità caratterizzante il territorio: tra i suoi soci fondatori rientrano infatti associazioni Slow Food RE, la Comunità Laudato Sì di Novellara, l’Associazione medici per l’ambiente (ISDE), il Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) più grande della Provincia di Reggio, il GAS Le G.I.A.R.E, professori di scuole elementari e superiori, ristoranti, amministrazioni pubbliche, consumatori, sebbene il cuore centrale dell’Associazione sia composto da aziende agricole biologiche, biodinamiche ed in conversione.
Estendendosi dalla montagna alla bassa reggiana, il BIO Reggiano in questo primo anno di attività ha voluto puntare sulla promozione diretta dei prodotti agricoli biologici locali, mettendo in contatto diretto produttori e consumatori e sulla sensibilizzazione del grande pubblico sul valore del bio per territorio, economia locale e salute. Ne è una conferma il Progetto “DALLA TERRA ALLA TAVOLA”, nato dalla collaborazione tra il BIO Reggiano, Laboratorio Aperto, Pause Atelier dei Sapori e con il patrocinio del Comune di Reggio Emilia. Una volta al mese (ogni seconda domenica del mese) i Chiostri di San Pietro ospitano infatti un mercato con le aziende agricole biologiche, biodinamiche e in conversione del Distretto in cui poter acquistare prodotti biologici locali, incontrare i protagonisti delle aziende agricole, ma anche realizzare atelier, laboratori del gusto gratuiti e menù dedicati a seconda della stagionalità, per permettere a consumatrici e consumatori di scoprire le varietà antiche e autoctone locali, di assaggiare il gusto del bio, educando al valore di una rete di protagonisti agro-bio-ecologici.
Ma il BIO Reggiano non si fermarà qui: difendere gli agricoltori biolgici e biodinamici locali nelle loro sfide quotidiane; aumentare la consapevolezza sul biologico al grande pubblico; promuovere la cura dell’ecosistema reggiano e la salute dei cittadini; incentivare leggi che difendano chi ci assicura cibo buono, sano, pulito e giusto richiede uno sforzo collettivo.
Se anche tu vuoi sostenere il BIO Reggiano puoi scrivere a segreteria@biodistrettoreggiano.it e non dimenticare di seguirci sui nostri social: @bioreggianodistrettobiologico e BIO Reggiano Distretto Biologico!
Erika
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